L’archivio nasce per volontà di Andrea Baboni, storico e conoscitore della Pittura Italiana dell’ottocento.

Dopo gli studi classici, laureato in Architettura a Firenze nel 1970, da sempre ha nutrito interesse allo studio della pittura, praticata anche con esposizioni personali dai primi anni Sessanta, a Reggio Emilia, Firenze e Milano.Dalla seconda metà degli anni Sessanta si orienta allo studio della Pittura Italiana dell’ottocento, anche in contatti sistematici con studiosi e collezionisti, particolarmente di ambito toscano, emiliano e veneto, svolgendo a tempo pieno l’attività di conoscitore e storico dell’arte italiana per il periodo compreso tra le prime esperienze sul vero (Macchiaioli in particolare) e l’inizio delle avanguardie storiche del XIX secolo.        
L’esperienza di responsabile per l’Italia, con consulenza per le sedi di New York e Londra, del Dipartimento Arte del XIX secolo presso la Casa d’aste Internazionale Christie’s, sin dallo scorcio degli anni Ottanta, gli ha consentito approfondimenti su tutte le scuole regionali italiane, napoletana in particolare.

Buonamici; L. Gelati; C. Ademollo; G. Mochi; C. Bartolena; L. Bechi; P. Senno; S. Pointeau; G. Costa; M. Tedesco; M. Gordigiani; S. Bruzzi; A. Rey; E. Cecconi; A. Testi; A. Hollaender; A. Belimbau; F. Gioli; N. Cannicci; A. Ciseri; S. Ussi; A. Franchi; A. Romagnoli; P. Saltini; A. Moradei; C. Tito; R. Sorbi; T. Ancillotti; F. Vinea; G. Guzzardi; F. Andreotti; A. Cecchi; P. Massani; E. Gelli; G. Lessi; G. Muzzioli; A. Rontini; A. Tamburini; G. Lucchesi; T. Lessi; V. Matteo Corcos; R. Nobili; F. Fabbi; G. Magni; E. Ferroni.

ALCUNI SI POSSONO APPROFONDIRE CONSULTANDO IL VOLUME:
“LA PITTURA TOSCANA DOPO LA MACCHIA/1865 – 1920: L’EVOLUZIONE DELLA PITTURA DEL VERO

Altri autori verranno trattati in una prossima pubblicazione tra cui:

Liegi; Adolfo Tommasi; Angiolo Tommasi; Lodovico Tommasi; L. Lloyd; A. Lori; G. Bartolena; A. Spadini;

Una organica, ricchissima documentazione

L’Archivio, costruito in quarant’ anni di studi e ricerche sulla pittura italiana dell’Ottocento, è dotato di organica e ricchissima biblioteca, comprendente migliaia di volumi su artisti italiani appartenenti alle diverse scuole regionali che hanno operato nella seconda metà del XIX secolo e agli inizi del XX.
Il ricchissimo repertorio fotografico che cataloga i dipinti per autore, corredati dai dati tecnici dell’opera, schede espositive e bibliografiche, si incentra, per l’opera di Giovanni Fattori, sul Fondo Malesci, repertorio di oltre 1000 fotografie di dipinti del Maestro Livornese, che Giovanni Malesci, suo erede universale, utilizzò nel 1961 per il catalogo generale della pittura ad oliodell’artista.
L’archivio comprende inoltre una parte del Fondo Fragiacomo, con fotografie di dipinti, lastre eseguite dall’artista ed altri documenti ed anche parte dei fondi Gaetano Chierici, Stefano Bruzzi ed Eugenio Zampighi.
Conserva inoltre una ricca documentazione sull’opera di Mario Puccini e Alberto Pasini.
L’Archivio conserva pure ricco materiale iconografico e critico su altri pittori aderenti al gruppo dei “Macchiaioli”. Di Telemaco Signorini, dispone di centinaia di immagini riferite all’intero arco della sua produzione, ad iniziare dal 1856 quando l’Artista soggiornò a Venezia in compagnia di Odoardo Borrani e Vincenzo Cabianca.